Ecobonus auto 2019: come funziona e a quali modelli si applica
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ecobonus auto 2019: come funziona e a quali modelli si applica

Ecobonus auto 2020

Introdotto dalla recente Legge di Bilancio, l’ecobonus per le auto premia chi acquista auto poco inquinanti rottamando un modello omologato fino alla categoria Euro 4.

La riduzione delle emissioni inquinanti è una delle sfide più importanti che l’industria delle automotive sta affrontando negli ultimi anni. Molte Case automobilistiche, per rispettare le normative sempre più severe in materia, stanno procedendo all’elettrificazione della propria gamma, realizzando versioni ibride o elettriche di modelli già esistenti o producendone di nuovi.

Anche i legislatori locali e nazionali non sono insensibili al problema. Sono numerose le misure adottate sia dalle amministrazioni comunali sia dalle Regioni per limitare la circolazione delle auto inquinanti ed incentivare l’acquisto di vetture equipaggiate con sistemi di propulsione ecosostenibili. Anche il Governo centrale ha approntato una misura di questo tipo, introducendo un incentivo comunemente noto come ecobonus, destinato a promuovere, in vari ambiti, soluzioni ‘green’, comprese le automobili meno inquinanti. Vediamo di seguito di cosa si tratta.

Ecobonus auto 2019: le disposizioni della Legge di Bilancio

Il riferimento normativo per il cosiddetto ‘ecobonus auto’ è la Legge di Bilancio 2019; quest’ultima ha introdotto un incentivo erogato dallo Stato per l’acquisto di autovetture poco inquinanti o a zero emissioni. In generale, il bonus “premia” chi acquista un modello nuovo di auto elettrica, ibrida o gas. Il provvedimento è entrato in vigore il primo marzo del 2019; le misure inserite nel testo di legge saranno valide fino al 2021, grazie allo stanziamento di 130 milioni di euro: 60 milioni per il 2019 e 70 milioni per il biennio successivo. Il parametro fondamentale per l’erogazione del bonus è costituito dalle emissioni inquinanti (in particolare la produzione di biossido di carbonio); il dato di riferimento è quello fornito dalle Case automobilistiche.

Il testo della Legge di Bilancio dispone il riconoscimento di un incentivo “in via sperimentale, a chi acquista, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia, dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, un veicolo di categoria M1 nuovo di fabbrica, con prezzo risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice inferiore a 50.000 euro IVA esclusa“.

L’ammontare dell’ecobonus va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 6.000 euro e varia in relazione a diversi fattori:

  • il contributo è pari a 6.000 euro se si acquista un veicolo le cui emissioni inquinanti di biossido di carbonio (CO2) sono comprese tra 0 e 20 g/km e, contestualmente all’acquisto, viene rottamato un veicolo omologato secondo un protocollo compreso tra Euro 1 ed Euro 4;
  • il contributo ammonta a 2.500 euro se si acquista un veicolo le cui emissioni inquinanti di biossido di carbonio (CO2) sono comprese tra 21 e 70 g/km e, contestualmente all’acquisto, si procede alla rottamazione di una vettura usata omologata secondo un protocollo di categoria Euro 1, 2, 3 o 4.

Le Legge di Bilancio prevede anche un ecobonus senza rottamazione; gli importi, in caso di acquisto di una vettura nuova sono i seguenti:

  • 4.000 euro per una vettura che produce emissioni di CO2 tra 0 e 20 g/km;
  • 1.500 euro per un’auto che produce emissioni inquinanti comprese tra 21 e 70 g di CO2 per km.
Ecobonus auto 2019
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/auto-convertible-mazda-mx5-piccoli-828860/
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Ecobonus auto 2019 come funziona: requisiti e procedura per l’ottenimento

Per quanto riguarda i requisiti necessari e la procedura da seguire per l’erogazione dell’ecobonus, il testo di legge dispone che:

  • il veicolo rottamato deve essere intestato da almeno 12 mesi al soggetto intestatario del nuovo veicolo oppure ad uno dei familiari conviventi; in caso di locazione finanziaria, il veicolo da rottamare deve essere intestato da almeno 12 mesi al soggetto che utilizza il veicolo o ad uno dei suoi familiari;
  • nell’atto di acquisto è necessario indicare esplicitamente che il veicolo consegnato è destinato ad essere rottamato; inoltre, l’atto deve riportare l’ammontare del contributo previsto dalla Legge;
  • il venditore, entro quindici giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, deve procedere alla rottamazione del veicolo consegnato, avviandolo alla demolizione e inoltrando richiesta di cancellazione dello stesso dal PRA allo Sportello Telematico dell’Automobilista.

Modalità di erogazione dell’incentivo

L’incentivo, come riportato dal testo di legge, “è corrisposto all’acquirente dal venditore mediante compensazione con il prezzo di acquisto e non è cumulabile con altri incentivi di carattere nazionale“.

Per quanto riguarda le Case automobilistiche, invece, il contributo (ossia lo sconto sul prezzo di listino) viene rimborsato e recuperato sotto forma di credito di imposta che può essere utilizzato soltanto come compensazione.

Fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata emessa la fattura di vendita” – prosegue il testo dello Legge di Bilancio – “le imprese costruttrici o importatrici conservano copia della fattura di vendita e dell’atto di acquisto, che deve essere ad esse trasmessa dal venditore“.

Ecobonus 2019 modelli beneficiari: l’elenco completo

Come già accennato, il dato relativo alle emissioni inquinanti è decisivo nella quantificazione del bonus. Esso viene rilevato tramite specifici cicli di test che, in base ai riscontri ottenuti, determinato la categoria di omologazione dell’auto. Spetta poi alle Case costruttrici divulgarlo assieme alle altre specifiche tecniche e costruttive del modello.

Va sottolineato che il problema delle emissioni si pone soltanto per i motori endotermici, ossia i propulsori a benzina, diesel e gli ibridi (mild hybrid e ibridi plug-in). Le auto completamente elettriche, invece, sono a zero emissioni e, pertanto, danno diritto ad ottenere il bonus massimo. Ciò vuol dire che l’incentivo è applicabile a tutti i modelli di autovetture elettrici, oltre che per tutte le ibride che producano emissioni inferiori o pari a 70 g/km. Di seguito, l’elenco auto ecobonus 2019 ricavato dal listino Quattroruote:

  • Audi A3 SPB e-Tron (1.4 da 252 CV);
  • BMW Active Tourer (1.5 da 225 CV);
  • BMW i3 elettrica;
  • BMW Serie 3 berlina ibrida (2.0 da 252 CV);
  • BMW Serie 5 berlina ibrida (2.0 da 252 CV);
  • Citoren C-Zero;
  • Citroen E-Berlingo;
  • Citroen E-Mehari;
  • DS 3 Crossback elettrica;
  • DS 7 Crossback elettrica;
  • Hyundai Ioniq elettrica e ibrida (1.6 da 141 CV);
  • Hyundai Kona elettrica;
  • Kia Niro (1.6 GDi DCT PHEV);
  • Kia Optima ibrida plug-in 2.0 GDi (berlina e station wagon);
  • Mercedes Classe C ibrida (2.0 da 306 CV) berlina e station wagon;
  • Mercedes GLC e 4Matic (2.0 da 326 CV);
  • Mini Countryman Cooper S E 1.5 ibrida;
  • Mitsubishi Outlander PHEV;
  • Nissan Leaf;
  • Nissan e-NV 200 Evalia;
  • Opel Corsa-e elettrica;
  • Peugeot iOn Active elettrica;
  • Renault Zoe;
  • Smart ForFour EQ elettrica;
  • Smart Fortwo cabrio e coupé;
  • Tesla Model 3;
  • Toyota Prius ibrida plug-in;
  • Volkswagen e-Golf elettrica;
  • Volkswagen e-up! elettrica;
  • Volvo S60 2.0 ibrida;
  • Volvo V60 2.0 ibrida (340 CV e 392 CV);
  • Volvo XC40 1.5 ibrida.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/auto-convertible-mazda-mx5-piccoli-828860/

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ultimo aggiornamento: 29 Luglio 2019 17:31

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